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GIAMPIERO SCARPINO ideatore e webmaster Amici Francescani.it

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GIORGIO LA PIRA

Rinnoviamoci nel Bambino Gesù scritto da Giampiero Scarpino

Un mese fa circa mi trovavo incredulo nella città di Betlemme e con altrettanta meraviglia mi sono ritrovato in un luogo stupendo, la Basilica della Natività e nella Cripta della Basilica dove è nato Nostro Signore Gesù Cristo, luogo oggi contrassegnato da una stella bellissima -  Leggi tutto: Rinnoviamoci nel Bambino Gesù

Presentazione degli auguri del Santo Natale di S.E. Monsignor Luigi Antonio Cantafora Vescovo di Lamezia Terme Scritto da Giampiero ScarpinoIl salone del Palazzo Episcopale, addobbato per il Natale e gremito di ospiti, ha fatto da cornice alla tradizionale “Presentazione degli auguri del Santo Natale di S.E. Monsignor Luigi Antonio Cantafora Vescovo di Lamezia Terme”. Il nostro Vescovo ha rivolto un cordiale saluto ed augurio di Buon Natale alle autorità politiche e militari della città e della regione e ai sindaci del comprensorio lametino presenti. - Leggi tutto: Presentazione degli auguri del Santo Natale di S.E. Monsignor Luigi Antonio Cantafora Vescovo di Lamezia Terme

Messaggio di Natale del Patriarca di Gerusalemme ai giornalisti Servizio curato da Giampiero Scarpino - Gerusalemme 18 dicembre 2013

Cari amicie fedeli d ella Terra Santa, la solennità del Natale conduce gli sguardi del mondo a dirigersi verso Betlemme. È proprio da qui, nel mezzo dei conflitti e della violenza che stanno lacerando il nostro Medio Oriente, che si diffonde la tenerezza del mistero delIn questo momento il nostro cuore non può dimenticare gli abitanti della Siria e, tra di loro, i rifugiati nei paesi vicini; e non può dimenticare tutti coloro che soffrono nel corpo e nello spirito. Penso in particolar modo ai migranti filippini che vivono nella nostra Diocesi, in Giordania e Israele e che sono stati colpiti dal terribile tifone che si è recentemente abbattuto sulle Filippine, causando molte vittime. Amici giornalisti, vi siamo riconoscenti e apprezziamo la vostra disponibilità a diffondere notizie che riguardano l’attualità della Terra Santa, in modo che non sia dimenticata. Nonostante l’attenzione mondiale non sia più focalizzata sulla situazione della Terra Santa, ma si sia spostata alla tragedia della Siria, si deve affermare che il conflitto israelo-palestinese rimane decisivo nella regione, costituendo un grave ostacolo alla stabilità del Medio Oriente.  In quest’ottica, vorrei fare un bilancio alla fine di quest’anno, ripercorrendo con voi alcuni eventi felici e altri difficili. Si tratta di un'occasione per prepararsi, su queste basi, ad affrontare il prossimo anno. - 1. La Santa Sede Presente alla Messa di inizio del ministero petrino di Papa Francesco, celebrata a Roma il 19 marzo, ho avuto modo quest’anno di incontrare diverse volte il Santo Padre. Egli ha a cuore la Terra Santa e il Medio Oriente. Le sue frequenti dichiarazioni ed appelli ci hanno dato prova che la Santa Sede continua a mantenere la stessa posizione riguardo alla nostra regione. Davanti a tutti i Patriarchi e Arcivescovi delle Chiese orientali cattoliche riunitisi a Roma il 21 novembre scorso, Papa Francesco ha espresso la sua "grande apprensione e premura" per noi, invitandoci a "non rassegnarci ad un Oriente senza cristiani”. Per quanto riguarda l'accordo economico, che sta per essere concluso, tra Israele e Santa Sede, vorrei ricordare che sia l’Impero Ottomano, sia gli Inglesi, sia la Giordania - e lo stesso Israele per più di vent’anni - hanno rispettato lo status quo che prevedeva l’esenzione delle tasse per le Chiese. Ai nostri giorni, invece, Israele vuole introdurre dei cambiamenti ... L’importante è che non si tocchi Gerusalemme Est; la questione si trova ancora sul tavolo dei negoziati. Noi non vogliamo in alcun modo che questi accordi abbiano un’implicazione politica che cambi lo status di Gerusalemme Est, occupata nel 1967. 2. Vita della Chiesa Madre La nostra Diocesi ha concluso l'Anno della Fede il 17 novembre a Nazareth con una celebrazione che ha visto la presenza di circa 7.000 fedeli appartenenti alle diverse Chiese cattoliche di Terra Santa e alla Chiesa universale (c’erano pellegrini di altri paesi). Ringraziamo il Ministero del Turismo Israeliano che ha assicurato tutte le infrastrutture ed ha contribuito alla buona riuscita di questo evento. Durante l’estate siamo stati lieti di veder partire per la GMG di Rio de Janeiro ben 120 giovani di Terra Santa. 3. La situazione politica: la situazione in Medio Oriente sta diventando sempre più complessa e drammatica. Gli scenari che si sono visti in Siria e in Iraq si possono ripetere altrove - come accaduto in Egitto e in Libia. L’instabilità colpisce tutti i fedeli, che sono tentati di emigrare. Nella Striscia di Gaza gli abitanti subiscono gli effetti dell'embargo israeliano e anche di quello egiziano. Per impedire che il conflitto si estenda a tutta la regione, si dovrebbe stabilire immediatamente in Siria un ‘cessate il fuoco’ duraturo, impedendo ogni ingresso di armi dall’esterno. Visto che il problema siriano non potrà essere risolto con la forza delle armi, invitiamo i leader politici della nostra regione e del mondo occidentale ad assumersi le proprie responsabilità per trovare una soluzione politica accettabile che metta fine all’assurda violenza e rispetti la dignità delle persone. Voi siete tutti testimoni diretti della sofferenza delle vittime e dei rifugiati siriani soprattutto durante la fredda stagione invernale. Il Patriarcato latino esprime la propria gratitudine alla Caritas di Giordania e a tutti gli organismi umanitari internazionali per il servizio di carità e di solidarietà che si impegnano ad offrire a questa povera gente. I c-olloqui israelo-palestinesi sono ripresi a fine luglio, dopo tre anni di interruzione. Ma gli sforzi sono ostacolati dalla colonizzazione israeliana. Fino a quando questo problema non sarà risolto, i popoli della nostra regione continueranno a soffrire. Il verdetto relativo al Processo Cremisan - che nel mese di aprile 2013 ha approvato la prosecuzione della costruzione del muro di separazione -, nonché la demolizione, qualche settimana fa, di una casa del Patriarcato Latino a Gerusalemme Est, sono segni di un aggravamento della situazione e non contribuiscono in alcun modo al processo di pace. Un fatto compiuto con la forza non può divenire fonte di un nuovo diritto. D’altro canto, il 16 dicembre i ministri degli esteri europei hanno promesso che l’Unione Europea darà un sostegno politico, economico e di sicurezza“senza precedenti” a Israeliani e Palestinesi se le due parti riusciranno a concludere gli accordi di pace. È un buon motivo per sperare. 4. Ecumenismo e dialogo interreligioso. I cattolici di Terra Santa hanno celebrato (tranne qualche eccezione) la Pasqua il 5 maggio insieme agli ortodossi. Unificare la data della Pasqua non è facile, ma è un primo passo verso l’unità completa e richiede sforzo da parte di ognuno. Il Summit internazionale “Le sfide degli arabi cristiani" tenutosi il 3 e 4 settembre ad Amman sotto gli auspici del re di Giordania e che ha visto riuniti più di 70 patriarchi e capi delle comunità cristiane della regione, ha discusso sulle conseguenze della Primavera araba anche sulle comunità cristiane e ha avuto il coraggio di parlare di una necessaria modifica della Costituzione nei paesi arabi, in modo che i cristiani possano sentirsi a casa come tutti gli altri cittadini, con tutti i diritti e i doveri inerenti, tra cui la libertà religiosa.  3 Condanniamo ogni forma di fondamentalismo religioso. Abbiamo constatato che quest’anno nella nostra Diocesi si è verificato un aumento degli atti di vandalismo che hanno interessato una ventina di luoghi santi o di luoghi di culto, presi di mira dagli estremisti. 5. Priorità e progetti del Patriarcato Per costruire la pace e far fronte alle correnti estremiste con spirito profetico, la Chiesa cattolica investe sull’educazione, gestendo 58 scuole in Palestina, 20 in Israele e 40 in Giordania, oltre che diverse università, tenute anche da alcune congregazioni religiose. Il 30 maggio ha avuto luogo la solenne inaugurazione dell’Università americana di Madaba, alla presenza del Re di Giordania, dei membri del Governo, di molti ambasciatori e del Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il Cardinal Sandri. Nei mesi di febbraio e di marzo, sono state consegnate ai rispettivi residenti le chiavi dei 72 appartamenti del nuovo complesso residenziale di Beit Safafa. Questo progetto abitativo mira ad assicurare un tetto a tante famiglie cristiane locali, onde evitare l’emigrazione. 6. Agenda 2014 Tra gli appuntamenti previsti per l’anno prossimo, ricordiamo: - La visita del Papa in Terra Santa, prevista nel prossimo mese di maggio, prima in Giordania e poi in Israele / Palestina; - La visita negli Stati Uniti ai nostri cristiani della diaspora, nel luglio 2014; Il Sinodo straordinario sulla Famiglia che si terrà a Roma dal 5 al 19 ottobre 2014, avente come tema "Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto della evangelizzazione". 7. Conclusione. In conclusione, insieme ai miei Vicari, ai sacerdoti e ai fedeli della Terra Santa, elevo la mia preghiera a Dio affinché i cristiani, gli ebrei e i musulmani trovino nella propria eredità spirituale degli spazi comuni nei quali poter lavorare insieme per porre fine all'ingiustizia, all'oppressione, all'ignoranza e a tutti gli atti malvagi che distruggono il dono di Dio a noi – la dignità umana. Che il Bambin Gesù in questa festa doni la pace a tutti i popoli della regione. Buon Natale e Grazie, Fouad Twal, Patriarca Latino di Gerusalemme.

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I bambini di La Creche  - Scritto da Maria Gabriella Rizzo

il giorno della partenza da Betlemme  le nostre guide ci invitano a visitare un Orfanatrofio.
Abbiamo accettato con piacere l’invito e siamo stati accolti in quest’oasi di fede e di amore da Suor Maria la direttrice dell’Orfanatrofio. - Leggi tutto: I bambini di La Creche

 

Il Papa ci saluta nell'Angelus dell'Epifania - Liturgia Pubblicato Martedì, 07 Gennaio 2014  Scritto da Giampiero Scarpino leggi l'articolo

 

Pellegrino in Terra Santa - Scritto da Giampiero Scarpino

Si è svolto dal 9 al 16 Novembre un pellegrinaggio Diocesano in terra Santa che ha visto coinvolti 100 pellegrini della Diocesi di Lamezia Terme guidati dal Vescovo Monsignor Luigi Antonio Cantafora.Tra i pellegrini diversi sacerdoti della Diocesi che hanno guidato alcuni loro parrocchiani per le bellissime strade di fede e meditazione percorse da Gesù. -  Leggi tutto: Pellegrini in Terra Santa

ARTICOLI DA

PELLEGRINO IN TERRA SANTA

Si pellegrino in Terra Santa, ancora non ci credo, ma l'esperienza tanto attesa l'ho vissuta e come. A poco meno di una settimana dal rientro dopo aver raccontato a tanti amici questa bellissima avventura, sistemato 5000 foto scattate suoi luoghi di Gesù e scritto qualche articolo, mi va di rivedere quei luoghi in una breve riflessione.

Alla domanda che cosa ti ha colpito di più, non posso non rispondere: tutto! E nel rivedere nelle foto quei luoghi, confermo la risposta. Ogni luogo ti invita alla meditazione e alla preghiera. In tutti i luoghi dove Gesù è stato preannunciato, dove è nato, dove è morto e dove è stato seppellito, scorrendo le giornate, i luoghi di Nazareth, Betlemme, Gerusalemme. La Basilica dell'Annunciazione con la sua imponenza ed il suo significato e la casa di Giuseppe mi hanno molto emozionato; la grotta della Natività era veramente ricca di commozione; il Calvario ed il Sepolcro una storia di fede infinita. Io lì con i miei compagni di viaggio,il Vescovo, don Serafino e Padre Cristian a guidarci ed il Signore Gesù con i suoi segni ad emozionarci. In Terra Santa non vivi l'umano ma vivi il Divino, vivi la forza ed il calore del Vangelo, vivi la Storia della Bibbia. In Terra Santa vedi tutto diversamente; anche lo stesso San Pietro non lo vivi con la barca, lo vivi nella barca, nei pianti, nel tradimento, nelle parole dette a Gesù. Il luogo Santo dell'Ascensione ti vede lì, presente, ci sei di sopra! L'orto del Getsemani ci cammini dentro! Il Cenacolo ti appare freddo e lugubre ma tu sai che lì Gesù ha istituito l'Eucarestia, ha cenato con i dodici apostoli, vedi Giuda che scappa da lì per tradirlo. Nel Cenacolo i discepoli si nascondono dopo la morte di Gesù, ma qui sono avvertiti della Resurrezione e Gesù stesso appare a loro. E' tutto bellissimo. La prigione in San Pietro in Gallicano, altro luogo di forte emozione ti accompagna verso la Via Crucis in quella spettacolare via Dolorosa affollatissima di gente di tutte le razze e religioni, affollata di mercanti, di auto, un saliscendi emozionante che ti porta sul Calvario sotto la Croce di Gesù.
Gerusalemme in fondo è una bellissima Babele, sotto molti aspetti affascinante, dal punto di vista della Fede molto toccante, anche se devi convivere con tutte le religioni. Betlemme è dolce nella sua Natività, sereno il campo dei pastori, coinvolgente il luogo della Nascita e caratteristico il luogo della mangiatoia dove i nostri sacerdoti hanno celebrato una delle Messe quotidiane alle 4.30 del mattino. La Basilica della Natività è detenuta dagli Ortodossi, soltanto pochi luoghi dentro di essa sono sotto la Custodia Francescana. Alle quattro entriamo in Basilica accompagnati per le vie di Betlemme dal canto del minareto. L'emozione è alle stelle come è stellato il cielo dove duemila anni fa una stella cometa brillò per annunciare la nascita del Salvatore. Il cuore qui batte forte, lo senti; il canto notturno "Tu scendi dalle stelle" lo fa battere ancora di più! Qui è nata la nostra speranza. Una sosta in meditazione nella grotta di Betlemme ti fa rivedere tutti i luoghi della vita di Gesù. La sua pace ti porta nella pace del lago di Tiberiade un lago Santo che ti fa vivere il divino come i luoghi Santi di Assisi. Il Silenzio e la bellezza ti accolgono; non fai in tempo a svegliarti da un sogno che ti trovi nel luogo delle Beatitudini o del discorso della montagna. Vedi Gesù, i discepoli, il silenzio dei luoghi e la folla che ascolta il Maestro. Poco più in là Cafarnao dove Gesù predicava ai discepoli lungo la riva del lago. Noi lì sul lago a celebrare la Santa Messa con il cuore rivolto alla preghiera e gli occhi allo spettacolo che ti offre il lago santo. Poco distante il luogo della moltiplicazione dei pani e del primato di Pietro. Che fascino, che bellezza, che serenità; una pace che vivi nel pomeriggio sul battello come gli Apostoli, con un Gesù che sembra lì con noi a meditare. Il battello ad un certo punto si ferma in mezzo al lago e tu sei tra la Galilea e la Giordania, nel mare di Galilea, in mezzo alle reti vuote che si fanno piene; vedi Gesù che cammina sulle acque e Pietro che vi affonda dentro. Sullo sfondo Tiberiade che sembra quasi gioire di tanta storia santa. Potrebbe bastare tutto questo ed invece ti ritrovi a rinnovare le promesse matrimoniali in quel di Cana, le promesse Battesimali lungo il fiume Giordano, a vedere estasiato il deserto di Giuda, ti immergi nei quaranta giorni passati nel deserto da Gesù, ammiri lo strapiombo dove il diavolo lo tentò, altro luogo paesaggistico eccezionale. Ti accompagna in questo viaggio la festosità della gente del luogo, i commercianti che ti vendono di tutto, gli ambulanti che ti inseguono fin sopra il pullmann. Qui tutto è straordinario e affascinante. A Gerico i bambini della scuola ci accolgono a braccia aperte, il sicomoro di Zaccheo ci fa vedere Gesù che visita la nostra casa. Il nostro pullman corre per le strade di Gesù con Giacobbe l'autista che ci sorprende per la guida spericolata e per le sue capacità imprenditoriali. Ci guida dovunque dai ristoranti, ai bar, ai negozi; ci vende di tutto DVD e libri sacri anche acqua fresca. Qui sono tutti organizzati per accoglierti ed è tutto coreografico e molto bello. Giacobbe corre con il suo pullman e noi ci ritroviamo sul Monte Tabor fino a ieri solo un sogno. Ora sei lì, un posto divino dove Pietro vide Gesù Trasfigurarsi assieme a Mosè ed Elia. Dalle pagine del Vangelo e dal libretto domenicale si passa ad una bella realtà. La notte e il cielo ricco di stelle ci accompagnano verso Nazareth prima e Betlemme dopo. Siamo arrivati in Terra Santa accolti da Maria sul Monte Carmelo che domina la bellissima Haifa e da Maria nella Basilica dell'Annunciazione di Nazareth. Ripartiamo dopo aver visitato come la Madonna i luoghi di Elisabetta e Zaccaria, del Magnificat e del Benedictus. Un breve commento: "affascinante e commovente nella bellezza dei luoghi ameni e nel significato di Maria e di Elisabetta che qui hanno messo in pratica la volontà di Dio". Ci si avvia all'aeroporto non prima di essere passati da Emmaus per rivivere Gesù che spezza il pane ed è riconosciuto dai discepoli dopo aver scritto la storia dell'umanità e della nostra salvezza. I luoghi di Gesù restano nei nostri cuori oltre che nelle tante foto.
Gesù da Nazareth, a Betlemme, a Gerusalemme, nascituro, bambino, agonizzante e poi risorto, un Gesù che rivediamo con gli occhi lucidi. Ed il miracolo doveva accadere; prima di partire gli organizzatori ci invitano a visitare l'Orfanatrofio della Crèche a pochi passi dal muro di Betlemme. Qui ci accoglie suor Maria e i 50 bambini dell'Orfanatrofio, piccole creature abbandonate, scampate alla guerra e alla fame, lasciate lì anche da mamme disperate per averli concepiti in relazioni extraconiugali a volte sotto violenza e incesti. Vediamo miracolosamente Gesù in tutti questi bambini, lo immaginiamo nelle loro mamme che non sappiamo se sono vive o già trucidate dai loro stessi familiari. E suor Maria e le volontarie ci ispirano la Santità con la loro pazienza e dedizione. Come non dire alla fine "arrivederci Terra Santa" qui si ritorna per rivivere il "Mistero", qui si ritorna per ringraziare il Signore per tutto ciò che ci ha donato.

Giampiero Scarpino

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Una giornata con Papa Francesco...ad Assisi

Il Santo Padre Papa Francesco il 4 Ottobre si reca a visitare i luoghi del Santo di cui porta il nome; non voglio mancare all'appuntamento storico e con la famiglia mi metto in viaggio per Assisi, la città cara a San Francesco e Santa Chiara.

Assisi è tanto cara anche a me per la bellezza, per la storia che ha e perché qui si è formata la mia modesta cultura di fede. Per scherzo ho creato 15 anni fa il sito "amici francescani.it" e nel frequentare Assisi ho conosciuto tantissimi Frati che sono diventati un punto di riferimento della mia vita . Ore ed ore passate in San Damiano, alla Porziuncola, all'Eremo, nella cripta di San Francesco e di Santa Chiara, molte ore trascorse a spiegare i momenti spirituali che hanno vissuto le comunità francescani in Assisi dal 1209 ad oggi a tanti pellegrini che ho accompagnato in questi luoghi santi. Ad Assisi c'è molta cultura, molta architettura e tantissima preghiera. Ed è qui che il Signore ha voluto ridare verità alla Chiesa facendo nascere uomo "Santo" che con il suo esempio avrebbe istruito molti giovani che lo hanno seguito facendo crescere l'ormai enorme famiglia Francescana nella fede umile e sincera. Nel 2013 un'altra creazione di Nostro Signore, un Papa che viene eletto a seguito di un evento storico e straordinario come le dimissioni di Papa Benedetto e che si da nome Francesco, emulando nel nome il Santo di Assisi che nel 1200 aveva ricostruito la Chiesa seguendo le parole di Gesù nell'immagine del Crocefisso di San Damiano: "va Francesco e ripara la mia casa che come vedi va in rovina!".Da San Damiano è iniziato il cammino di Francesco, a San Damiano e dal Serafico è iniziato il cammino in Assisi di Papa Francesco. Che emozione vedere il Santo Padre percorrere le vie di San Francesco; l'arrivo al Serafico, l'incontro con i disabili, l'accoglienza del Sindaco di Assisi Ing. Ricci: "Assisi da oggi sarà una città diversa" esordisce così il primo cittadino nell'accogliere il Santo Padre. Papa Francesco abbraccia uno per uno volontari e giovani disabili. "Noi siamo fra le piaghe del Signore, dice Papa Francesco, queste piaghe hanno bisogno di essere ascoltate e riconosciute. Gesù è nascosto in questi ragazzi, in questi bambini . Sull'altare adoriamo la carne di Gesù, in loro troviamo le piaghe di Gesù. Hanno bisogno di essere ascoltate."
Subito dopo il toccante incontro del Serafico il Papa si reca a San Damiano e lì davanti al Crocefisso Papa Francesco, come Francesco, avrà chiesto alSignore : "Signore cosa vuoi che io faccia?" Il Papa sta già ripercorrendo le strade del Santo di cui porta il nome. Tutto in Lui tende all'umiltà, alla semplicità, alla povertà, alla preghiera, tutto tende al Santo Vangelo, "sine glossa" come voleva San Francesco. Nel Vescovado il Santo Padre visita la "stanza della spoliazione"; un luogo molte volte sottovalutato, a tratti crudele. Lì Francesco si priva di tutti i suoi beni e degli affetti, per abbracciare il Signore. Pochi giorni prima ripartendo per la guerra, a Spoleto, in sogno, aveva sentito ancora la voce del Signore: "Francesco perché vai a servire il Servo e non il Padrone?" Servire il Signore come vuole Papa Francesco, seguendo e mettendo in atto il Santo Vangelo. Dal Vescovado già pieno di tanta emozione, il Santo Padre in un clima festosissimo si reca alla Basilica di San Francesco; vuole rendere omaggio al Santo e sosterrà in preghiera nella bellissima cripta. Chissà che cosa avrà detto, pensato, come avrà dialogato col Santo, perché con san Francesco si dialoga e spessissimo l'ho fatto anch'io. Francesco detta le diritte per "servire il Signore". I quattro compagni più cari che riposano accanto alla sua Tomba, in cripta, Angelo, Rufino, Masseo e Leone, lo hanno sostenuto in vita in questo servizio e lo continuano a sostenere nel silenzio di questo luogo sacro. Una comunità Santa, Leone, gli altri confratelli e San Francesco. Nel risalire le scale Papa Francesco sosta davanti all'urna che contiene i resti di donna Giacomina dei Settesoli, Frate Jacopa. Anche lei è stata vicina a Francesco, quante volte lo avrà incoraggiato e quanti "mostaccioli" prelibati la nobildonna romana ha preparato per Lui. In punto di morte Francesco la vuole vicino con i "mostaccioli" e gli oli per la sepoltura. Ora Papa Francesco si prepara per celebrare la Santa Messa e si sente ora ancor più del Signore. Inizia la celebrazione nella Piazza; sono a pochi metri dal Santo Padre tra tantissimi cronisti, fotografi, cameraman di tutto il mondo. Mi rendo conto che mi sto impegnando a testimoniare questo grande evento storico che si aggiunge ai tanti belli del mio cammino francescano.

Termina la Santa Messa davanti a tantissimi fedeli, il Santo Padre sarà a pranzo con i poveri e subito dopo sarà all'Eremo delle Carceri e lì ci sarà il fraterno amico, Fr. Ambrogio. "Bellissima esperienza- mi ha detto il giorno dopo Fr. Ambrogio- l'ho accompagnato nelle stanzine e nell'attraversare le porticine, ero emozionatissimo io e Lui in pochissimi metri".
Nel pomeriggio altre emozioni per il Santo Padre, San Rufino, le Clarisse, la preghiera nella Cripta che dove è esposto il corpo di Santa Chiara e poi di "corsa" a Santa Maria degli Angeli per l'incontro con i giovani. Li erano migliaia i giovani che lo hanno accolto con canti festosi. Il custode della Porziuncola Fr. Fabrizio gli presenta tutti frati, tantissimi e poi il momento toccante della preghiera del Santo Padre nella Porziuncola, il luogo dove pregava San Francesco e dove quotidianamente i pellegrini lucrano il Perdono di Assisi sul quale scriverò a breve un interessante articolo. Accanto alla Porziuncola la cappella del transito dove il 3 Ottobre 1226, sabato, accompagnato dal canto delle allodole, San Francesco incontrava definitivamente Nostro Signore Gesù Cristo."
Disse quella sera San Francesco ai frati: "io ho fatto il mio dovere, Cristo vi insegni a fare il vostro". Egli voleva essere conforme in tutto a Cristo Crocifisso che, povero e sofferente, era rimasto appeso sulla croce. Esortava all'amore di Dio, alla pazienza, all'osservanza di Madonna povertà, raccomandando più di altra regola il Santo Vangelo."Ben venga mia sorella morte!", diceva ai frati "quando mi vedrete sul punto di spirare morto che sia, lasciatemi giacere così, per il tempo che ci vuole a percorrere comodamente un miglio di strada". Papa Francesco avrà appreso dal Custode questi momenti del Transito del Serafico Padre, parole che gli saranno rimasti nel cuore. I giovani lo attendono, continua a parlare loro incoraggiandoli a testimoniare Cristo senza paura. E noi lì con Lui con Papa Francesco al termine di una giornata voluta da Dio affinchè il Santo Padre "venuto da lontano" ad Assisi dia nuova vita a tutti noi. Grazie Santità, grazie Signore per avermi dato la gioia di testimoniare in mezzo a tanti giornalisti, cameramen e fotografi questo emozionante incontro.

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